Aiutare chi usa attivamente la rete a salvaguardare la sua privacy di fronte allo strapotere tecnologico dei giganti del web che forniscono servizi di conservazione dei dati, come: documenti, foto, contatti, agenda degli impegni e molto altro. Quasi tutti hanno in tasca un telefono di ultima generazione, ma chiamarlo “telefono” è a dir poco riduttivo. Attraverso la rete internet scambia dati di continuo, soprattutto se il proprietario lo usa per molte delle sue potenzialità, quindi volenti o nolenti dobbiamo prendere atto che la nostra privacy è sistematicamente violata. E quel che è peggio, con il nostro assenso, cosciente o meno (quanti di noi prima di decidere se dare un consenso per leggere on-line una notizia che richiede 30 secondi, impiega 15 minuti per leggere ed approfondire tutto quello che comporta l’accettazione e quali opzioni ha a disposizione?).
La frase “se il servizio è gratuito la merce sei tu” è un detto che spiega come funzionano molti servizi online gratuiti. In sostanza, quando non paghi con soldi per un servizio, lo paghi con i tuoi dati personali. L’azienda raccoglie informazioni su di te (come interessi, abitudini di navigazione, ecc.) per poi venderle a terzi. Questa frase spiega perché servizi come social network o app possono essere gratuiti per l’utente finale, ma non lo sono per l’azienda che li fornisce. 

Cosa significa “la merce sei tu”?

  • Dati personali:Quando usi un servizio gratuito, i tuoi dati diventano il prodotto che l’azienda vende.
  • Pubblicità mirata:L’azienda utilizza i tuoi dati per creare profili di utente e offrirti pubblicità personalizzate, aumentando il valore dei tuoi dati.
  • Analisi di mercato:I dati raccolti aiutano le aziende a capire meglio le tendenze del mercato e a sviluppare nuovi prodotti o servizi. 

Esempio:

Immagina di utilizzare un social network gratuito. L’azienda raccoglie i tuoi dati sulle tue amicizie, le tue foto, i tuoi interessi e i tuoi messaggi. Questi dati vengono poi venduti a aziende pubblicitarie, che possono utilizzare queste informazioni per creare pubblicità personalizzate e mirate a te. 

In sintesi:

La frase “se il servizio è gratuito la merce sei tu” è un modo per sottolineare che molti servizi online gratuiti non sono davvero gratuiti. Paghi con i tuoi dati personali, che diventano il prodotto dell’azienda che li fornisce. 

La profilazione degli utenti attraverso foto, tag, contatti e calendari è una pratica utilizzata da molte aziende e piattaforme digitali per personalizzare servizi, ottimizzare pubblicità e migliorare l’esperienza utente. Ecco come questi elementi vengono sfruttati:

  1. Foto e Tag: Le immagini condivise sui social media e le foto caricate in varie applicazioni possono contenere metadati e informazioni implicite. I tag associati alle foto (come luoghi, persone e oggetti) permettono di creare una mappa dettagliata degli interessi e delle connessioni sociali di un utente.
  2. Contatti: Le informazioni sulle connessioni sociali (rubrica, interazioni e gruppi) permettono alle piattaforme di comprendere con chi un utente interagisce di più e quali sono le sue reti di contatti. Questi dati possono essere sfruttati per suggerire amicizie, gruppi o contenuti.
  3. Calendario: Gli eventi salvati nel calendario forniscono informazioni sui movimenti, gli interessi e le abitudini di un utente. Se, ad esempio, una persona ha eventi ricorrenti legati a viaggi o appuntamenti di lavoro, questi dati possono essere utilizzati per proporre offerte commerciali pertinenti.

Queste informazioni vengono spesso analizzate con strumenti di intelligenza artificiale per creare profili dettagliati che permettono una pubblicità mirata, suggerimenti personalizzati e, in alcuni casi, anche analisi comportamentali per fini di sicurezza o prevenzione delle frodi.

Il blog di questo sito si propone di richiamare l’attenzione su questi aspetti e suggerire strumenti per proteggersi dalla maggior parte dei pericoli.